P. Ruocco-Marzo
Ecco Marzo, il terzo mese,
che, scrollando i folli ricci,
un pò matto e un pò cortese
fa le smorfie ed i capricci.
Tutto nervi e argento vivo,
muta umore ogni momento
ed annunzia il proprio arrivo
con la grandine e col vento.
con la grandine e col vento.
Fischia e morde, piange e ride,
ed ingemma il colle e il prato
mentre,ancora, il vento stride..
Ma l'inverno è terminato.
Quanta luce nel creato,
dopo i tuoni e la bufera!
marzo è il paggio scapigliato
della dolce primavera.
2 commenti:
Sono Boschi e voglio congratularmi con maestra Marina per questa poesia!
grazie carissima Bò
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