Canto d’aprile
C’è tra i rovi, ieri non c’era,
l’erba che trema come un verde foco;
l’ha perduta nel gioco
la giovane primavera.
La pecorella vestita di lana
ora strappa le tenere foglie,
e per ogni ciuffo che coglie
batte un tocco di campana.
A quel suono fiorisce il pesco,
si schiudono le finestrelle,
e le rondini col cuore fresco
giungono dalle stelle.
L’acqua chioccia nella peschiera
rotonda come una secchia,
e l’allodola dentro vi specchia
il suo canto di primavera.
Renzo Pezzani
Aprile
Vogliamo quando è Pasqua
Dentro i giorni e le notti
Rotolarci nei prati
E raccontar novelle
Mentre col naso in aria
Nella sera noi tutti
Canteremo l’amore
E conteremo le stelle.
C’è tra i rovi, ieri non c’era,
l’erba che trema come un verde foco;
l’ha perduta nel gioco
la giovane primavera.
La pecorella vestita di lana
ora strappa le tenere foglie,
e per ogni ciuffo che coglie
batte un tocco di campana.
A quel suono fiorisce il pesco,
si schiudono le finestrelle,
e le rondini col cuore fresco
giungono dalle stelle.
L’acqua chioccia nella peschiera
rotonda come una secchia,
e l’allodola dentro vi specchia
il suo canto di primavera.
Renzo Pezzani
Aprile
Vogliamo quando è Pasqua
Dentro i giorni e le notti
Rotolarci nei prati
E raccontar novelle
Mentre col naso in aria
Nella sera noi tutti
Canteremo l’amore
E conteremo le stelle.
Giuseppe Pontremoli
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