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domenica 11 gennaio 2009
Il Carnevale in Italia.
Il Carnevale in Italia
“Semel in anno insanire licet”: una volta all’anno è lecito impazzire, affermavano i latini.Infatti a Carnevale si può eccedere, camuffandosi e uscendo dai ruoli “indossati” tutto l’anno.Sono i giorni licenziosi e sfrenati che precedono la morigerata Quaresima.Ovunque vengono organizzate feste e sfilate di carri allegorici, tra lanci di coriandoli e stelle filanti.I bambini lo aspettano con impazienza, per mascherarsi e indossare i costumi preferiti, spesso ispirati ai personaggi dei cartoon e a quelli tradizionali delle fiabe.Pure gli adulti si divertono, soprattutto nel carnevale di Venezia: in piazza San Marco sfilano spesso costumi così fastosi da essere vere creazioni artistiche.Del resto Carnevale è anche occasione per andare in montagna e godersi una settimana bianca sulla neve.A Viareggio sfilano i carri, frutto di un lungo e prezioso lavoro artigianale.I festeggiamenti si concludono a Milano, dove, grazie alla tradizione del Carnevale Ambrosiano, si va in maschera fino a sabato grasso. Ma analizziamo i particolari del carnevale in Italia.
Ivrea (Torino) L’edizione del 2008 ha riproposto Fagiolandia - Rassegna di prodotti enogastronomici tipici del territorio. Come da tradizione, la manifestazione ha toccato il culmine con la spettacolare Battaglia delle Arance, che si svolge nelle piazze del centro cittadino. Conosciuta in tutto il mondo, questa Battaglia ricorda una grande rivolta popolare che ebbe luogo nel XII secolo e che portò alla distruzione del Castello cittadino. La manifestazione si presenta come un tumultuoso gioco delle parti tra gli aranceri a piedi, simbolo del popolo ribelle, e quelli sui carri, simbolo delle guardie del tiranno. Indumento tipico e obbligatorio del Carnevale di Ivrea è il berretto frigio, lo stesso in uso durante la rivoluzione francese, indispensabile per proteggersi dal lancio delle arance.
Venezia.Terra stravagante e misteriosa, Venezia offre un suggestivo scenario soprattutto nel periodo più variopinto dell'anno. Nel 2008, dedicato ai sensi: la forza della vista, l’estasi del tatto, la potenza dell’ascolto, il piacere del gusto e l’ebbrezza dell’olfatto. Sensation, 6 sensi per 6 sestieri è il titolo di uno dei carnevali più famosi italiani.
Cento (Ferrara)Tra i più antichi d’Italia, il Carnevale di Cento ha ormai una fama internazionale grazie anche al gemellaggio con il Carnevale di Rio de Janeiro. I festeggiamenti prevedono suggestive sfilate di carri allegorici, enormi opere di cartapesta, che possono raggiungere una larghezza di 6 metri e una lunghezza e altezza anche di 20 metri. Nota caratteristica di questo Carnevale è il "gettito" o lancio di regali e gadget: il pubblico riceve dai carri in parata caramelle, cioccolatini, pupazzi di peluche, palloni, coriandoli e regali di ogni genere, perché "nessuno torni a casa da Cento a mani vuote!". Durante le sfilate dei carri fanno la loro comparsa avvenenti e provocanti ballerine come rappresentativa di una delle più importanti scuole di samba carioca a suggellare il gemellaggio con Rio. Al termine dell'ultima giornata di sfilate si svolge un tradizionale rito propiziatorio: il rogo di un enorme Tasi in cartapesta, la maschera tipica di Cento, che prima di morire recita un velenoso "testamento" in cui mette alla berlina i vizi, ma anche le virtù, dei personaggi centesi.
Viareggio (Lucca)Quello di Viareggio, uno dei più belli d'Italia, è un Carnevale ricco di storia e tradizioni e dalla forte satira. Protagonisti indiscussi delle spettacolari parate saranno ancora una volta i giganti di cartapesta che sfileranno a bordo di carri, sulla passeggiata del lungomare. Nutrito anche l’elenco delle manifestazioni teatrali, sportive e i veglioni. Il Carnevale di Viareggio, Carnevale d’Italia e d’Europa, compie quest’anno il suo 136° compleanno!
Fano (Pesaro - Urbino)Il Carnevale di Fano è il più antico d'Italia: le prime attestazioni scritte relative a questa festa risalgono al lontano 1347. La leggenda narra che questo Carnevale sia nato per celebrare la riconciliazione delle due più importanti famiglie cittadine di allora, i Del Cassero e i Da Carignano, ricordate da Dante Alighieri nella "Divina Commedia". Risale invece al 1450 il primo Palio disputato con cavalli ed asini al termine del quale il vincitore, per festeggiare, lanciava agli spettatori delle offelle al miele. Una tradizione che nel tempo si è trasformata sino a diventare una battaglia combattuta a colpi di quintali di dolciumi. Sfilate di carri allegorici, gruppi folcloristici, musicali, mascherate, lancio di quintali e quintali di dolciumi, spettacoli pirotecnici sono il contorno tipico carnevalesco.
Putignano (Bari)La tradizione fa risalire il Carnevale di Putignano al 1394, anno della traslazione delle reliquie di santo Stefano da un monastero della vicina città di Monopoli nella locale chiesa di S. Maria La Greca. La maschera tipica di questo Carnevale è Farinella, la cui nascita risale al 1953 e che ricorda l'immagine di un "jolly" con abito a toppe multicolori e sonagli sulle tre punte del cappello e sulle scarpe, la città pugliese sarà attraversata da sfilate di carri allegorici sormontati da giganti di cartapesta ispirati a personaggi del mondo contemporaneo.
Sciacca (Agrigento)La 109esima edizione prende il via con tanti carri, maschere, feste danzanti e molto altro! Il Carnevale di Sciacca ruota intorno a Peppe Nappa, "Lu Re di lu cannalivari sciacchitanu", la maschera rappresentativa di questo Carnevale. Peppe Nappa apre il corteo dei carri allegorici allestiti per la festa e incita gli spettatori a divertirsi distribuendo loro salsicce, vino e caramelle per poi finire al rogo l’ultimo giorno di Carnevale.
Acireale (Catania)Con la sua straordinaria spettacolarità, quello di Acireale è ormai conosciuto come "il più bel carnevale di Sicilia". Le sue origini sono antichissime e risalgono al XVII secolo, quando squadroni di contendenti duellavano lanciandosi uova marce. Con il passare degli anni il Carnevale acese si è andato sempre più raffinando grazie anche agli "abbatazzi", poeti di strada che si sfidavano nelle piazze della città improvvisando rime e brevi poesie. Nell'Ottocento viene introdotta nella tradizione carnevalesca di Acireale la "cassariata", una sfilata di carrozze trainate da cavalli riservate ai nobili, che lanciano confetti agli spettatori. Risalgono al 1880 le prime sfilate di i carri con maschere di cartapesta dalle gigantesche dimensioni mentre nel 1930 fanno la loro prima comparsa le sfilate dei carri infiorati, maestose "costruzioni" realizzate con i garofani. Negli anni '50 - '60 del Novecento ai carri allegorici e alle macchine infiorate si affiancano dei mini-carri, detti "lilliput", a bordo dei quali trova posto un bambino. Antiche tradizioni che si sono andate via via raffinando e rivivono anche quest’anno nei giorni di Carnevale, quando tutta la città diventa un'enorme giostra con giochi popolari come l'albero della cuccagna, il tiro alla fune e la corsa dei sacchi.
Oristano.In Sardegna dire "Carnevale" equivale a dire "Sartiglia", una festa equestre che trae origine dalla cultura spagnola tardomedievale e che si tiene ad Oristano la domenica ed il martedì di Carnevale. Un tempo riservata esclusivamente ai nobili, la Sartiglia vede giovani cavalieri mascherati confrontarsi nell’uso della lancia in groppa a cavalli addobbati con coccarde colorate e pizzi di seta. La maschera dominante della festa è Su Cumponidori, il re della Sartiglia, che viene eletto ogni anno dai rappresentanti di artigiani e contadini. Nel giorno della Sartiglia, il re deve sottoporsi al rituale della vestizione al termine della quale viene poggiata sul volto del cavaliere una maschera. Da questo momento in poi Su Componidori non potrà più mettere piede a terra. Issato su un cavallo, l’eletto percorrerà le vie del centro, che nel frattempo sono state ricoperte di sabbia. Insieme ai suoi cavalieri, tutti in costume sardo, dovrà infilzare la spada al centro di una stella sospesa di fronte alla facciata del Duomo. La riuscita dell’impresa assicurerà una primavera ricca e prosperosa.
Paola .(Cosenza)Il Carnevale paolano, famoso in tutto il territorio cosentino e non solo, apre i festeggiamenti e fino al martedì grasso si susseguiranno le tradizionali sfilate del Re e della Regina del Carnevale.
Sauris (Udine)In questo paese di tradizione tedesca in provincia di Udine, il Carnevale è caratterizzato dalle tradizionali figure dei Rolar e dei Kehirar che danno vita alla Notte delle Lanterne. I primi sono personaggi a metà strada tra il demoniaco e il magico, hanno la faccia coperta di fuliggine e sono accompagnati dai sonagli. I Kehirar invece indossano delle maschere di legno e hanno degli abiti colorati. Entrambi vanno in processione da Sauris di Sopra a Sauris di Sotto, seguiti dai turisti, illuminando solo con le lanterne la strada. Una volta arrivati a destinazione, nel mezzo del paese, si possono rimettere in sesto con un tradizionale pasto a base di minestrone d’orzo, fagioli, prosciutto, crauti, cotechino e dolci. Il tutto sotto un tendone riscaldato al centro della città.
Verres (Valle d’Aosta)
Il Carnevale Storico di Verres ha il sapore antico. Nato dalla ribellione di Caterina nel 1450 al Duca di Savoia, coinvolge tutto il popolo. Il sabato il Gran Ciambellano scende la scalinata di Piazza Chanoux, circondato da guardie, arcieri e portabandiera e annuncia l'arrivo dei signori locali. Poi la Contessa inizia ballare con un popolano, mentre il Gran Ciambellano dichiara aperti i festeggiamenti ed invita il popolo a sfrenarsi. E così la festa continua fino al martedì grasso quando le celebrazioni si concludono con il ballo in maschera al Castello, detto Veglionissimo.
Bergamo"Bergamo Piazza delle meraviglie", il Carnevale nella città lombarda, è un festeggiamento d’autore. Giostre magiche, opere d’arte e istallazioni artistiche per coinvolgere ed emozionare il grande pubblico. E poi a fare da contorno laboratori, parate, giochi e animazione, spettacoli per i più piccoli fino al corteo del Re e della Regina del Carnevale che animerà le vie di Città Alta.
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