Un ricordo dei nostri cinque anni nella scuola primaria corredato di fatti rilevanti, curiosi, divertenti , storici, ...del mondo. IL BLOG DIDATTICO DI MAESTRA MARINA
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sabato 27 febbraio 2010
venerdì 26 febbraio 2010
giovedì 25 febbraio 2010
Tenerissimi uccellini nel nido
Come decorazione finestra si ritaglia su cartoncino marrone la casetta e si intaglia una forma circolare al centro; ritagliare la casetta più lunga di come appare in foto, perchè nel retro si piega il cartoncino per insereivi la "paglia"; la paglia si ottiene ritagliando a striscioline , solo da un lato, alcuni strati di carta crespa sovrapposti; il lato non ritagliato si inserisce nella piega della casetta. Infine si ritagliano sei uccellini ,che si pinzeranno sulla cresta e in fondo : in questo modo piegando un centimetro al fondo e allargando poi i due lembi diventano tridimensionaliper completare il quadretto noi abbiamo aggiunto mamma-uccellini in volo che porta il cibo sul becco per i suoi piccoli.
Buon divertimento!
mercoledì 24 febbraio 2010
Il Parlamento dei bambini
Bambini.camera.it è un sito web innovativo, rivolto a ragazzi dagli 8 ai 14 anni, che permette loro di esplorare Palazzo Montecitorio e il lavoro dei parlamentari, stimolando la curiosità e la partecipazione in maniera divertente e interattiva.
Ecco il video che vi dimostra come si usa il sito .
martedì 23 febbraio 2010
Lavoretto profumoso di primavera
con i petali incollati!Divertente e ...profumosoooo!
lunedì 22 febbraio 2010
domenica 21 febbraio 2010
Valerio Scanu ha vinto il Festival di San Remo 2010
ECCO il testo della canzone:
Per tutte le volte che
mi dici basta e basta più non è
non corrisponde il flusso delle tue parole al battito del cuore
per tutte le volte che
mi chiedi scusa e scusa più non è
ma trovi sempre il modo di farmi sembrare il simbolo del male
Per tutte le volte che
è tua colpa, forse non lo è
ma il dubbio basta a farmi ritrovare quella voglia di gridare ma,
poi c’è una volta in cui scatta qualcosa fuori e dentro di noi e tutto il resto è piccolo
Come uno spillo impercettiible
come se un giorno freddo in pieno inverno
nudi non avessimo poi tanto freddo perchè
noi coperti sotto il mare a far l’amore in tutti
i modi, in tutti i luoghi in tutti i laghi in tutto il mondo
l'universo che ci insegue ma
ormai siamo irraggiungibili…
Per tutte le volte che
un pugno al muro nulla fa perchè
questo dolore è dolce come il miele
confrontato con il male che noi ci facciamo
se così potente questo amore che ci difendiamo con tutta la forza ma non basta quasi mai
Come se un giorno freddo in pieno inverno
nudi non avessimo poi tanto freddo perchè
noi coperti sotto il mare a far l’amore in tutti i modi, in tutti i luoghi in tutti i laghi in tutto il mondo
l’universo che ci si insegue ma
ormai siamo irraggiungibili...
Come se un giorno freddo in pieno inverno
nudi non avessimo poi tanto freddo perchè
noi coperti sotto il mare a far l’amore in tutti i modi, in tutti i luoghi in tutti i laghi in tutto il mondo
l’universo, l’universo, l’universo…
Come se un giorno freddo in pieno inverno
nudi non avessimo poi tanto freddo perchè
noi coperti sotto il mare a far l’amore ma
ormai siamo irraggiungibili...
E per il secondo anno consecutivo vince un sardo! AIO'!
sabato 20 febbraio 2010
Ghirlanda o quadretto di fiori di primavera
La Primavera in fiore.
Questa espressione l'avremo sentita migliaia di volte, ma l'immagine che evoca questo pensiero non finirà mai di stupirci. Prepariamoci ad accogliere la stagione più colorata dell'anno con un lavoretto multicolore: riportare quattro volte la sagoma verde per ottenere una ghirlanda o un quadretto e poi incollate intorno tanti fiorellini colorati.
vedi anche http://obiettivamentemarina.blogspot.com/
Scoppia il colore a primavera
e Primavera
senza timore
è pronta a dare
una passata di spugna
sull' invernale grigiore.
Il colore dei fiori
s'impone agli sguardi
stupiti
rallegra i cuori
e come d'incanto
cancella i dolori.
Dolce il fruscio
dell'erba
ondulata
dalla brezza
discreta e delicata
come una carezza.
E profumata è l'aria
dai piccoli
fiori di campo
viola,bianchi,
rosa ,gialli,
del prato vanto.
(Mira)
http://poesieparolemg.blogspot.com/
martedì 16 febbraio 2010
MERCOLEDì DELLE CENERI E QUARESIMA
La Quaresima è l'intervallo di tempo di 40 giorni di penitenza , inizia il mercoledì delle Ceneri e termina il giovedì Santo. Quindi la Quaresima 2010 avrà inizio il mercoledì delle Ceneri ,domani, 17 febbraio 2010 e terminerà il giovedì Santo 1 aprile 2010 (il giovedì che precede il giorno di Pasqua 4 aprile 2010).
La Domenica delle Palme 2010 sarà perciò il 28 marzo 2010.
Già da domani perciò ci didintossicheremo dai bagordi carnevaleschi,
ma oggi ...a tutto divertimento !
per altre informazioni clicca etichetta "le ceneri"
Gli Incas
Incas
Storia
Gli Incas erano originariamente una piccola popolazione guerriera che vivevano negli altipiani a sud della cordigliera peruviana. Nel 1200 si spostarono nella regione di Cuzco, dove esercitarono un forte dominio sulle popolazioni locali imponendo tributi, ma senza dar vita ad un vero e proprio regno. L'impero nacque sotto il regno di Viracocha, l'ottavo sovrano, che volse la sua politica verso l'espansionismo. Nel 1525 il regno di Huanyna Capàc l'impero comprendeva l'attuale Colombia, l'Ecuador, il Perù e la Bolivia; estendendosi fino all'Argentina e al Cile. La dura lotta per la successione tra i due figli di Huanya Capàc indebolì fortemente l'impero, che fu facilmente conquistato nel 1532 da Francesco Pizarro. Il popolo Inca non oppose grande resistenza poiché era convinto che gli invasori fossero di natura divina: l'impero inca, privo di un capo, si sgretolò rapidamente.
Cultura, economia e società
L'impero inca si reggeva grazie ad un sistema politico rigido e gerarchico, basato sull'attività militare dell'aristocrazia e sullo sfruttamento delle popolazioni sottomesse. Il sovrano, ritenuto l'incarnazione del dio Sole, era il capo supremo; all'ultimo posto vi era invece la grande massa di contadini e di artigiani. L'impero era diviso in quattro grandi regioni, a loro volta suddivise in province, e in un sistema di organizzazioni sociali ed economiche sino alla proprietà familiare, chiamata ayllu. Lo sfruttamento degli ayllu era controllato dall'autorità centrale: dei funzionari statali controllavano la semina ed insegnavano ai contadini le tecniche di coltivazione. La maggior parte del raccolto veniva trattenuta per i bisogni della famiglia reale oppure veniva immagazzinata. I principali prodotti agricoli erano il mais e le patate; i lama erano utilizzati come animali da soma e gli alpaca venivano addomesticati e allevati per ricavarne la lana. La civiltà inca non conobbe l'uso della scrittura e della ruota: squadre di corrieri percorrevano rapidamente la fitta rete stradale. I funzionari imperiali eseguivano censimenti ed inventari grazie ai quipus, delle cordicelle annodate in maniera particolare.
Architettura
Nonostante l'arretratezza tecnologica, gli Incas erano abili nel costruire edifici in pietra: templi, palazzi, fortezze (Macchu Picchu, Cuzco), ponti di corda, acquedotti e canali.
Religione
La principale divinità inca era Viracocha creatore del mondo e di tutti i viventi. Altri dei importanti erano quelli che rappresentavano il Sole, la Luna, la Terra. Le cerimonie rituali erano connesse con le attività agricole; nel corso del loro svolgimento venivano sacrificati animali vivi (i sacrifici umani non erano frequenti).
La civiltà dei Maya
I maya sono stanziati in un territorio compreso tra Honduras, alcune regioni del Messico e nella maggior parte del Guatemala. La popolazione da cui il gruppo linguistico prende nome è stanziata nella penisola dello Yucatán. I Maya si suddividono in vari sottogruppi in base ai dialetti parlati. Queste popolazioni sono i discendenti di una delle più sviluppate civiltà precolombiane. Alla base dell'economia Maya c'era l'agricoltura del mais; era inoltre molto florido l'allevamento di cani e tacchini. I maya non conoscevano la ruota; utilizzavano dei campanelli di rame e dei chicchi di caffè come unità di scambio. Erano molto abili nella lavorazione di metalli e pietre per produrre ornamenti. I gruppi venivano retti da capi che ereditavano il titolo in linea maschile.
Storia
La civiltà Maya si formò probabilmente nel 1500 a.C. e nel periodo compreso tra il 300 e il 900 d.C., chiamato anche periodo classico, la cultura Maya si diffuse uniformemente in tutti i loro territori. Nel 900 i maggiori centri della cultura maya (Palenque, Tikal, Copàn) furono abbandonati e la maggior parte della popolazione si spostò nello Yucatán, dove ebbe centro la civiltà del periodo successivo. Le città più floride erano Cichén Itzá e Maypàl, ma vennero rapidamente abbandonate. Gli spagnoli sconfissero rapidamente i Maya, ormai indeboliti da lotte interne e da epidemie.
Architettura e arte
I Maya furono molto abili in campo architettonico: numerose sono infatti le rovine di complessi di edifici destinati al culto, che comprendevano tumuli piramidali sormontati da templi raccolti attorno a piazze aperte. Le piramidi venivano costruite con del pietrisco rivestito da blocchi di pietra; vi erano delle scalinate piuttosto ripide che permettevano di raggiungere la cima. Le tecniche del bassorilievo erano molto apprezzate dagli antichi scultori Maya; molto sviluppate erano anche le tecniche della lavorazione della ceramica.
Scrittura
I Maya utilizzavano un metodo di scrittura geroglifico, attraverso il quale registrarono la storia e i miti su lastre di pietra. Essi inoltre utilizzavano le foglie di agave per fabbricare una sorta di carta su cui scrivere.
Calendario
Il calendario Maya era molto preciso: l'anno, composto di 365 giorni era diviso in 28 settimane da 13 giorni ciascuna ed iniziava il 16 luglio.
Gli Atzechi
Aztechi
Storia
All'arrivo di Cortés, nel 1519, gli Aztechi detenevano il controllo di tutta la parte centro-meridionale del Messico, sia per occupazione diretta sia per legami di vassallaggio con i capi delle città vicine. Secondo antiche leggende, nel 1168, una migrazione condusse gli Aztechi nella valle del Messico, dove dovettero affrontare le pressioni di popolazioni più potenti. Solo nel 1325 gli Aztechi occuparono alcuni isolotti del lago di Texoco e costruirono quella che sarebbe divenuta la più grande e popolosa città dell'America precolombiana: Tenochititàn. L'ascesa politico-militare degli Aztechi iniziò nel 1427, quando il grande re Itzcoatl, alleatosi con i re di Texoco e Tlacopàn, sconfisse i Tepanechi. Sotto i successivi monarchi (Montezuma I, Axayacatl, Tizoc, Ahuitzotl, Montezuma II), la potenza militare e politica degli Aztechi si accrebbe notevolmente e portò al dominio su quasi tutte le popolazioni del Messico centro-meridionale.
La confederazione azteca
Gli Aztechi sancirono il loro dominio mediante imposizioni di tributi e lo stanziamento di guarnigioni: evitarono di annettere i territori occupati e di formare uno stato unitario. Tenochititlàn, assieme alle città di Texoco e Tlateloco, dominava su un territorio che si estendeva fino all'attuale Guatemala. Alla fine del regno di Montezuma II le lotte interne e l'ingenuità del re stesso facilitarono la conquista spagnola.
Religione
Le divinità avevano una profonda influenza sulla vita quotidiana degli Aztechi; le divinità più importanti erano: Quetzalcoatl, Uitzilopochtili, Coyolxauhqui, Tlaloc. I sacrifici, sia animali che umani, erano parte integrante della religione azteca: per un guerriero era motivo di orgoglio morire in battaglia o essere offerto come vittima sacrificale.
Società
La società azteca era divisa in tre classi: schiavi, comuni e nobili. Gli schiavi, che erano tali per nascita, potevano conquistare la libertà; i comuni potevano possedere a vita i loro lotti di terreno; i nobili restavano tali per tutta la vita. I guerrieri, in caso di meriti speciali, potevano elevarsi a rango nobiliare.
fonte http://skuola.tiscali.it/
Civiltà America latina
Nell'America del Nord la più antica civiltà fu quella degli Olmechi, alla quale seguirono quelle di Teotihuacan, dei Toltechi e dei Maya ed infine, nel XIV secolo d.C., quella degli Aztechi: questi ultimi fondarono un vasto impero nel Messico centrale.
Nell'America meridionale, popolata più tardi, i primi centri urbani nacquero sulle Ande, dove fiorirono diverse civiltà, tra cui quella di Tiahuanaco e degli Inca.
Lo sviluppo delle civiltà amerindie o precolombiane fu interrotto dall’arrivo degli europei: nel 1492 un navigatore genovese, Cristoforo Colombo, alla ricerca delle Indie, sbarcò in America, convinto d’aver raggiunto la propria meta. Egli chiamò quindi gli abitanti della regione indiani.
Dopo lo sbarco di Colombo vi furono altre spedizioni, tra cui quella di Hernán Cortés in Messico (1519-1524, conquista della capitale azteca) e di Francisco Pizarro in Perù (1531-1536, conquista della capitale incaica). I territori così conquistati divennero dominio spagnolo
Origine dei primi abitanti d'America
L'America è stato l'ultimo continente a venir popolato. I suoi antichi abitanti, provenienti dal nord-est dell'Asia, attraversarono la Siberia e l'Alaska in epoche successive collocabili fra i 60.000 e i 10.000 anni prima di Cristo. Così come i mammut, i bisonti, i mastodonti e gli altri mammiferi della megafauna, queste popolazioni approfittarono delle ultime glaciazioni del Pleistocene per attraversare a piedi lo stretto di Bering. Insieme alle mandrie che garantivano loro la sussistenza, raggiunsero regioni più calde e si distribuirono nel continente.
Esistono anche altre indicazioni sulle possibili vie d'accesso. Le popolazioni provenienti dalla Polinesia potrebbero aver raggiunto il continente navigando attraverso le isole nel Pacifico formatesi in seguito alla ritirata dell'Oceano durante le glaciazioni più intense. Questa ipotesi però non ha ancora trovato riscontri scientifici.
Nell'arco di migliaia di anni, organizzate in gruppi formati da pochi nuclei familiari che vivevano della caccia e della raccolta di frutti spontanei, queste popolazioni primitive si spostarono continuamente in cerca di cibo, adattandosi ai diversi climi ed ecosistemi del continente americano. Grazie alla scoperta del fuoco e alla concia delle pelli, favoriti dallo scambio con le diverse ondate migratorie, questi gruppi riuscirono a sopravvivere. Svilupparono forme di conservazione dei cibi (essicazione e affumicatura) e crearono strumenti rudimentali (lance con punte di selce) che consentirono loro di sfruttare al meglio le risorse naturali di ogni regione e diversificare le attività produttive.
Dal nomadismo alla sedentarietà
Con la fine dell'era glaciale (12.000 a.C.) e l'inizio dell'Olocene, il progressivo aumento della temperatura provocò grossi mutamenti negli ecosistemi del continente. Aumentarono le foreste e le zone aride, animali di piccole e medie dimensioni si sostituirono alla megafauna ormai in via di estinzione. I gruppi di cacciatori-raccoglitori cominciarono a cercare nuove forme di sopravvivenza sviluppando tecniche e attività a carattere più sedentario. Gli amerindi, così come i popoli euroasiatici, si prepararono alla rivoluzione agricola del Neolitico.
Fra l'8.000 e il 3.000 a.C. il continente era ormai ampiamente popolato. I diversi gruppi delimitarono aree di caccia, pesca e raccolta, adattando le proprie attività alle caratteristiche e disponibilità naturali dei territori: coste, foreste umide, boschi, deserti, praterie, zone montagnose.
Le popolazioni sedentarie svilupparono l'allevamento e la coltivazione di vegetali commestibili come mais e iucca.
Intorno al IV e III secolo a.C. queste popolazioni, già abbastanza numerose, si stabilirono di preferenza sulle coste e lungo le rive di fiumi e laghi. A poco a poco, in seguito allo sviluppo demografico e al miglioramento delle tecniche di navigazione, risalirono i fiumi, ed esplorarono i boschi e gli altipiani, espandendo in questo modo le aree coltivabili e instaurando stabili relazioni di interscambio fra i vari gruppi. Insieme alla caccia e alla raccolta di frutti spontanei, si sviluppò sempre più la coltivazione di decine di specie vegetali diverse. Si cominciò a prestare attenzione alle inondazioni, si progredì nell'allevamento di piccoli animali e nella creazione di manufatti in ceramica, pietra, paglia, e di rudimentali telai.
Le prime grandi civiltà in America centrale
Con l'aumento della popolazione, l'organizzazione del lavoro e della società cominciarono ad articolarsi in modo più complesso. Si attuò una prima forma di stratificazione sociale fra i vari gruppi attribuendo le funzioni religiose e politiche ai guaritori e ai condottieri. In questo modo cominciarono a strutturarsi le civiltà destinate a lasciare un segno nella storia del continente americano.
Intorno al 1500 a.C. le due civiltà più significative erano l'olmeca e la chavin. La prima si sviluppò lungo le coste umide e paludose del sud est messicano, in America centrale. La seconda nell'America del Sud, negli altipiani delle Ande peruviane ed equatoriali. Entrambe esercitarono una grande influenza nei territori circostanti per lungo tempo.
La civiltà olmeca, considerata la civiltà madre dell’America Centrale, è conosciuta oggi soprattutto per le enormi teste scolpite in pietra, materiale pressoché inesistente in quella regione. Queste sculture, insieme alle piramidi, agli altari, ai monili ed alcuni oggetti in ceramica, rivelano una tecnica e una raffinatezza artistica veramente notevoli. Tanto l'architettura che l'arte sono segnate da una forte religiosità che trovava la sua massima espressione in centri cerimoniali come quello di La Venta dove i sacerdoti officiavano i culti. Gli olmechi concentrarono la loro vita sociale e religiosa in questi centri e non costruirono grandi città. Svilupparono le relazioni commerciali facendo sentire l'influenza della propria cultura in molte zone dell'America, fatto testimoniato anche dalla diffusione delle loro ceramiche, delle loro sculture in giada e ossidiana, e del culto del giaguaro.
La civiltà chavin si sviluppò nelle Ande, a più di 3.000 metri di altezza, intorno alla città di Chavin de Huantar che per molti secoli ricoprì il ruolo di importante centro politico, religioso e commerciale. Diffondendo il mito e il culto del felino antropomorfo (un essere con caratteristiche proprie del giaguaro, dell'uomo, dell'uccello, e del serpente), così come il commercio del mais, della manioca, della ceramica e dei tessuti in cotone, la civiltà chavin creò una fitta rete di collegamenti fra i villaggi e incrementò l'economia regionale delle Ande centrali.
A partire dalla metà del I millennio a.C. le due civiltà entrarono in una fase di declino dovuta al contatto con popolazioni più aggressive o più sviluppate dal punto di vista culturale e politico. In questo periodo in America Centrale il potere passò alla città di Teotihuacán, importante centro commerciale della valle del Messico. Nelle Ande invece ebbero la meglio le civiltà mochica, nazca e, in seguito, le città di Huari e Tiahuanaco che esercitarono la loro egemonia negli altipiani del Perù e della Bolivia. Alcune di queste civiltà si svilupparono contemporaneamente alle tre grandi civiltà dell'era precolombiana: maya, azteca e inca.
http://www.silab.it/
domenica 14 febbraio 2010
sabato 13 febbraio 2010
Paint.net : wow!
Felice week end in attesa di San valentino e martedì Grasso
venerdì 12 febbraio 2010
Urzulei : rutta de su crabargiu
Su Gorropu e Serra Orrios
Nella zona del Supramonte, al confine tra il territorio di Urzulei con Baunei , nella" Rutta de su crabargiu", già oggetto di studio per il ritrovamento di anfore e di cocci di interesse storico, datati nel periodo tra il Neolitico e il Bizantino, si è arrivati alla sensazionale scoperta speleologica di
particolari rocce di origine sconosciuta. Ciò conferma che la grotta è di particolare interesse scientifico ,oltre che storico , e si sta procedendo alla campionatura delle rocce che interesseranno nello studio le università nei prossimi tempi. Quando si dice "Sardegna da scoprire" quindi non si esagera di certo. Intanto la grotta , il cui accesso è reso difficile da un crollo al suo ingresso , è stata stata esplorata solo fino a 1300 metri.
vedi foto su
http://www.flickr.com/photos/bagna/3479597642/
http://www.fotocommunity.it/pc/pc/cat/9862/display/16991354
Su wikipedia. org si legge:
"Il Supramonte di Urzulei
Nella parte orientale, il fiume Flumineddu ha scavato per 22 km un canyon che origina la gola di Su Gorropu, al confine con i territori di Orgosolo. Le pareti in verticale sono alte circa 450 m, ed è una delle gole più alte d'Europa.
Anche se attualmente il territorio del Supramonte si presenta aspro ed ostile, non doveva esserlo però agli occhi degli antichi abitanti della Sardegna, infatti, tra i dirupi, le gole ed i canyon, vivevano svariate tribù di nuragici che hanno lasciato tracce ben visibili di ben 78 villaggi, 46 nuraghi, 14 dolmen, 40 tombe dei giganti, 17 pozzi sacri e 3 muraglie megalitiche di protezione. Solamente il villaggio di Serra Orrios contava circa 70 capanne circolari e due tempietti a megaron."
mercoledì 10 febbraio 2010
11 Febbraio : Madonna di Lourdes
http://storiadiunlustro.blogspot.com/2009/02/11-febbraio-1858-apparizione-della.html
Al seguente link si trovano tutte le informazioni legate al santo evento:
http://paperino.altervista.org/LOURDES/index.htm
Per grazie ricevute.
Il giorno del ricordo.
Istituito con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, concede anche un riconoscimento ai congiunti degli infoibati.
La legge segna un mutamento di atteggiamento da parte della comunità nazionale nei confronti degli esuli giuliani.
L'argomento è perfettamente trattato nel sito dedicato agli infoibati :
Carnevale
Ho avuto questa immagine da Amalia di http://www.alidimare.net .Grazie e complimenti per il tuo lavoro , lo trovo delizioso. Marina
martedì 9 febbraio 2010
Lavoretto Carnevale :Costruire un pagliaccio mobile con i fermacampioni
lunedì 8 febbraio 2010
Poesia di Carnevale
immagine trovata su http://laclassedeibalocchi.blogspot.com
Arlecchino ti presento
tutte toppe ma contento.
e Brighella suo compare,
cosa pensa di brigare?
Scaramuccia faccia buffa
sempre pronto a far baruffa.
E Tartaglia che non sbaglia,
quando canta non tartaglia.
Meneghino che, pian piano,
va a passeggio per Milano
e Pierrot vediamo qui
che è venuto da Paris.
Vuoi sapere chi è costui?
Peppe Nappa, proprio lui
Pulcinella saggio e arguto
che da Napoli è venuto.
E Gianduia piemontese
che di tutti è il più cortese.
Da Bologna ecco che avanza
Balanzon dalla gran panza.
Tutti insieme fan colazione
e chi paga è Pantalone!
Carissimi alunni della classe quarta,
spero che qualcuno si connetta oggi al blog e riferisca alla classe il mio messaggio:
Grazie di cuore per tutto quello che avete organizzato stamattina a scuola per il mio compleanno!
Regalo, cartellone , lavagna decororata...!!!
Peccato!!!!!!!!!!!!!!! Avrei voluto esserci anch'io alla mia festa!!!!
Tranquilli però, prometto che guarirò presto e la festa la rifaremo!!!
Ricordate di invitarmi la prossima volta !!!Ha ha ha!
Non vedo l'ora di ballare , schiena permettendo...
vi voglio bene e vi mando un grosso abbraccio!
Intanto ecco alcune foto e tante mascherine create oggi per voi.
A presto
maestra Marina