Un ricordo dei nostri cinque anni nella scuola primaria corredato di fatti rilevanti, curiosi, divertenti , storici, ...del mondo. IL BLOG DIDATTICO DI MAESTRA MARINA
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lunedì 12 settembre 2011
Auguri per il nuovo anno scolastico
martedì 9 agosto 2011
Ancora BUONE VACANZE BAMBINI!
Ferragosto in Sardegna
mercoledì 27 luglio 2011
Lo Squalo !
Uno squalo a pochi metri dalla riva
Decine di bagnanti increduli a Quirra
domenica 24 luglio 2011
venerdì 1 luglio 2011
sabato 18 giugno 2011
sabato 11 giugno 2011
Festa di fine anno
lunedì 6 giugno 2011
Mattinata di gioco a Tortolì
venerdì 3 giugno 2011
REFERENDUM
La parola referendum riprende il gerundio latino del verbo refero, "riferisco" , e indica comunemente lo strumento attraverso cui il corpo elettorale viene consultato direttamente su temi specifici; esso è uno strumento di democrazia diretta, consente cioè agli elettori di fornire - senza intermediari - il proprio parere, o la propria decisione, su un tema oggetto di discussione.
Si differenzia dal plebiscito, in quanto il suo uso è regolamentato e può anche essere di uso frequente. In Italia il referendum abrogativo è previsto dall'art. 75 della Costituzione. Il testo costituzionale prevede fondamentalmente tre tipologie di referendum: abrogativo, territoriale e costituzionale.
In sede di Assemblea costituente il referendum venne pensato quale strumento di utilizzo sporadico, le trasformazioni del panorama politico italiano nel tempo trascorso all'epoca dell'adozione della relativa legge di attuazione hanno portato tuttavia ad un ricorso sempre più frequente all'istituto che ha, conseguentemente, mutato profondamente i suoi tratti originari.
L'approccio adottato nella Costituzione Italiana è normalmente riservato all'abrogazione di leggi ordinarie. Solo in caso di modifiche alla Costituzione può essere indetto un referendum costituzionale (Art. 138 Cost), di natura invece confermativa. In ambedue i casi il referendum appare orientato a proteggere l'ordinamento dello stato più che a stimolare l'innovazione legislativa.
Le richieste di referendum sono soggette un duplice controllo, il primo, di tipo meramente tecnico, da parte dell'Ufficio centrale per il referendum, organo istituito dalla Legge n. 352/1970. Al controllo svolto dall'Ufficio centrale fa quindi seguito il giudizio circa l'ammissibilità delle richieste, spettante alla Corte costituzionale così come disposto dalla L.cost n. 1 /1953, ruolo questo che va quindi ad aggiungersi a quelli già previsti all'art.134 Cost.
Il 2 giugno 1946 in Italia si svolse il primo referendum istituzionale. Gli italiani furono chiamati a scegliere tra repubblica e monarchia.
Articolo 1 della Costituzione Italiana
« L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. » | |
L’articolo 1 fissa in modo solenne il risultato del referendum del 2 giugno 1946: l’Italia è una repubblica.
I caratteri che distinguono la forma repubblicana da quella monarchica sono soprattutto due:
- L’elettività
- La temporaneità delle cariche pubbliche.
l primo articolo sottolinea in modo particolare, oltre l'identità repubblicana dello Stato, come la Nazione sia fondata sul lavoro.
Prima di arrivare alla forma tuttora vigente, vennero esposte varie proposte. La prima, presentata dal deputato Mario Cevolotto ometteva la formula "...fondata sul lavoro" e venne presentata il 28 novembre 1946. Questa, però, non piacque alla quasi totalità dei membri dell'Assemblea e venne definita algida e carente dei tratti precisi del nascente Stato Italiano. FuAldo Moro a chiedere di inserire un riferimento al lavoro.
Palmiro Togliatti presentò una seconda proposta: "L'Italia è una Repubblica democratica di lavoratori". Ma anche questo emendamento venne bocciato.
Ma fu il democristiano Amintore Fanfani a presentare la formula attuale che fu appoggiata dal Partito Comunista Italiano e dal Partito Socialista Italiano.
L'articolo 1 della Costituzione Italiana venne approvato nella sua interezza il 22 marzo 1947 dando finalmente un'identità alla nascente Repubblica.
mercoledì 1 giugno 2011
lunedì 23 maggio 2011
Gladiator
Traduzione del testo
Sei venuta in sogno a me un dì lontano,
mi hai detto questo sarà il tuo futuro,
e giustizia sarà fatta per tua mano
contro un figlio spietato e corrotto.
Un comandante si ritroverà schiavo,
e uno schiavo diventerà un gladiatore.
E attraversando le terre e il dolore
sfiderà anche l'imperatore.
Morir per te
E' il mio destino.
Roma la bella dea
per me ha deciso.
Nel silenzio ma con l'anima forte
sento che il tempo mi trascina alla morte.
Ho visto troppo scempio e il cuore mio langue.
VendicheròІ i miei fratelli col sangue.
Questo prometto a te.
Morir per te...
Giuro per sempre a te
di viver, morire per te.
Se tu sarai con me lo so,
Dea Roma, vincerà.
E la vittoria sarà la mia.
Dea Roma, vincerà.
Io vincerò.
sabato 21 maggio 2011
La rotta della ceramica
Venerdì 20 e sabato 21 maggio 2011 nei locali dell’Ex Mercato Civico apre la mostra “La rotta della ceramica”. |
TORTOLI' 19.05.2011 - Il Comune di Tortolì è gemellato con la città romena di Baia Mare. Nei giorni scorsi una delegazione proveniente dalla Romania è stata ricevuta dal sindaco Domenico Lerede, dagli assessori Severina Mascia e Marcello Ladu e dalla consigliera Monica Fanni per uno scambio di doni. Il breve incontro è stato utile per illustrare il progetto “La rotta della ceramica” che ha visto l’arrivo a Tortolì di circa 20 ceramisti stranieri. L'amministrazione comunale e gli artigiani, porteranno avanti una serie di iniziative culturali con tema l’incontro della ceramica tra la Sardegna e la Romania. Si cominciato con numerose visite alle scuole di Tortolì e Lanusei, dove gli artigiani hanno mostrato agli alunni l’arte della lavorazione della ceramica al tornio. Nei giorni 20 e 21 maggio è prevista l’apertura di una mostra nei locali dell’ex mercato civico in Via Cagliari a Tortolì. Dalle h 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 21.00 sarà possibile vedere le creazioni degli artigiani tortoliesi e stranieri e ascoltare la musica di Ignazio Lepori. Il ricavato delle vendite delle produzioni sarà devoluto a un'associazione di volontariato ogliastrina. |
Terzo forum dei Consigli bambini e dei ragazzi
La strada. Una via di comunicazione per incontrarsi.Terzo Forum dei Consigli dei bambini e dei ragazzi Girasole (OG) 21 maggio 2011. |
Le strade sono di tutti ma sono state costruite per le macchine e a noi bambini sono stati costruiti degli spazi oltre la strada. fonte Comune di Tortolì Il consigliere della nostra classe è Marta. |
lunedì 9 maggio 2011
LA CADUTA DELL'IMPERO ROMANO D'OCCIDENTE
Odoacre passò così alla storia come colui che mise fine all'Impero romano d'Occidente, rompendo pertanto la consuetudine degli imperatori fantoccio asserragliati a Ravenna, che la storiografia moderna ha scelto come confine tra Evo antico e Medioevo. A Odoacre toccò la parte dell'Impero che comprendeva l'Italia e le zone confinanti, mentre su altre porzioni regnarono Visigoti, gliOstrogoti, i Franchi gli Alani, ecc. L'impero romano d'Occidente era
caduto,[21][25] e le sue vestigia italiane avevano ormai ben poco della loro originaria natura romana.
Il periodo successivo alla deposizione dell'ultimo imperatore romano Romolo Augusto e alla fine dell'Impero romano d'Occidentedel 476 vide lo stabilizzarsi di nuovi regni romano-barbarici, che si erano andati formando nelle ex province romane a partire dal V secolo e che, inizialmente, facevano parte e ne erano stati formalmente dipendenti dall'impero. Contemporaneamente l'impero bizantino e i Goti continuarono per molti anni a contendersi Roma e le aree circostanti, sebbene l'importanza della città fosse divenuta ormai trascurabile. Dopo anni di guerre laceranti, negli anni intorno al 540 la città fu praticamente abbandonata e avviata alla desolazione, con molti dei suoi dintorni trasformati in paludi insalubri, una fine ingloriosa per la caput mundi che aveva dominato su molta parte del mondo conosciuto. Si giunse così ad un'epoca in cui rimase in piedi il solo Impero romano d'Oriente.
fonte wikipwdia
sabato 30 aprile 2011
Beatificazione Giovanni Paolo II
Un'iniziativa della Santa Sede
ROMA, venerdì, 29 aprile 2011 (ZENIT.org).- Il Vaticano ha voluto omaggiare Giovanni Paolo II, in occasione della sua beatificazione, realizzando una pagina web (www.giovannipaoloii.va) che ripercorre la sua vita attraverso alcuni dei momenti più significativi della sua storia e del suo pontificato.
INFORMAZIONI SULLA BEATIFICAZIONE DI PAPA GIOVANNI PAOLO II
http://mmedia.kataweb.it/video/29373460/la-canzone-della-beatificazione-di-wojtyla
La beatificazione nel Cattolicesimo è il riconoscimento formale, da parte della Chiesa, dell'ascensione di una persona defunta al Paradiso e la conseguente capacità di intercedere a favore di individui che pregano nel nome della persona beatificata, la quale però non può ancora rientrare formalmente tra i santi, il che richiede un processo più lungo, la canonizzazione.
martedì 26 aprile 2011
Sa Die de sa Sardigna
"Prima di essere italiani siamo sardi. Sa Die de sa Sardigna cade nel bel mezzo dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Questo deve stimolare un momento di riflessione e autocoscienza per la nostra comunità isolana. Non è solo un legame funzionale e momentaneo tra due festività più o meno sentite, perché misurare e capire che cosa significa essere sardi, italiani ed europei oggi, significa esattamente stabilire qual è il nostro ruolo, che peso avranno le nostre classi dirigenti, quale sarà il nostro futuro sociale ed economico in Europa, nel Mediterraneo e nel mondo. Significa definire chi siamo noi sardi, in quale contesto ci muoviamo, dove vogliamo andare". Lo ha detto l’assessore regionale alla Cultura, Sergio Milia, presentando il ricco cartellone di avvenimenti per celebrare la Festa del Popolo Sardo.
"Crediamo di aver compiuto uno sforzo finanziario notevole - ha sottolineato l’assessore Milia - tenendo conto delle ristrettezze economiche del nostro assessorato e della Regione. Tra le pieghe del bilancio e soprattutto sfruttando fondi non spesi che rischiavano di andare perduti, abbiamo investito per la festa del 28 aprile circa 300 mila euro, per una miriade di avvenimenti che coinvolgono Comuni, Province e ovviamente le scuole, per coinvolgere gli studenti. Il 28 aprile, Festa de su populu sardu, come previsto dal calendario scolastico regionale, le scuole resteranno chiuse".
lunedì 25 aprile 2011
25 aprile ,anniversario della liberazione d’Italia
domenica 24 aprile 2011
venerdì 22 aprile 2011
Il simbolo del pesce
Il pesce, antico simbolo cristiano
Le prime comunità cristiane per identificare la propria religione non utilizzavano la croce, all'epoca brutale e ignominioso strumento di morte, ma il pesce. "Pesce" in greco antico si dice ἰχθύς (ichthýs): le lettere di questa parola formano un acronimo, sintesi della dottrina cristiana, Ἰησοῦς Χριστός Θεοῦ Ὑιός Σωτήρ (Iēsoùs Christòs Theoù Yiòs Sōtèr), che significa parola per parola "Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore", ovvero "Gesù Cristo Salvatore Figlio di Dio" cui spesso si accompagnava il genitivo ζωντῶν= dei viventi.
Inoltre il pesce, essendo un animale che vive sott'acqua senza annegare, simboleggiava il Cristo, che può entrare nella morte restando vivo.
Religione dei romani
Apollo
Apollo era il dio della musica, della medicina e della profezia, oltre ad essere il patrono della poesia; era uno dei pochi dei a non avere un suo corrispondente nella religione romana, ed il suo culto venne importato a Roma direttamente dai Greci già in età regia.
Cerere
Cerere è la divinità romana e italica del grano, solitamente rappresentata come una matrona severa e maestosa, tuttavia bella e affabile, con una corona di spighe sul capo, una fiaccola in una mano e un canestro ricolmo di grano e di frutta nell'altra. In età greca era nota come Demetra
Diana
Diana è la dea della caccia e della luna, custode delle fonti e dei torrenti, è considerata anche la protettrice degli animali selvatici. Ella è una delle divinità più importanti della mitologia romana e classica in generale. Equivalente di Artemide nell'età greca
Giove
Giove era la divinità suprema della religione e della mitologia romana: dio latino del cielo equivalente a Zeus nella religione greca e Tinia in quella etrusca. Giove era soprannominato Optimus Maximus ad indicare che era il dio più importante.
Giunone
Giunone era legata al ciclo lunare dei primitivi popoli italici, ed aveva un aspetto materno e matronale. Da identificare come Hera, moglie di Zeus
Marte
Marte è, secondo la mitologia romana classica, il dio della guerra: inizialmente però era il dio della fertilità, della natura, il protettore per eccellenza e dio guerriero, ma non della guerra. Fu anche dio della folgore, del tuono e della pioggia. La sua natura italica lo fa essere un dio "guida" degli uomini, ma venne più tardi associato con la guerra e la battaglia, riprendendo il greco Ares.
Mercurio
Mercurio rappresenta il messaggero degli dei, il dio degli scambi, del profitto e del commercio, il suo nome latino probabilmente deriva dal termine merx o mercator, che significa mercante. Era Hermes in età greca.
Minerva
Minerva è la divinità romana della guerra, e la protettrice degli artigiani. Venne probabilmente importato dagli etruschi, che la chiamavano Menrva. Era chiamata Athena dai greci.
Nettuno
Nettuno era inizialmente il dio delle acque correnti e solo in seguito, intorno al 399 a.C., divenne il dio del mare, trasformandosi nell'equivalente del dio greco Poseidone; Nettuno inoltre veniva identificato con Nethuns, il dio etrusco delle acque dolci e dei pozzi.
Venere
Venere è la dea dell'amore della mitologia greca (Afrodite) e romana.
Vesta
Vesta era la dea del focolare domestico, figlia di Saturno e di Opi, ed al suo culto era dedicato l'ordine delle sacerdotesse Vestali.
Vulcano
Vulcano , noto ai greci come Efesto, era il dio romano del fuoco terrestre e distruttore. Appartiene alla fase più antica della religione romana.
Giornata internazionale della Terra
Il 22 aprile è la data che le Nazioni Unite hanno scelto per festeggiare la Giornata della terra, un'occasione per riflettere sulla natura e su come contribuire alla sua salvaguardia. Per questo oggi Google dedica il suo doodle all'evento con un logo interattivo, andate a visualizzarlo.
Secondo uno studio dell’Università di Cornell, il 40% delle morti, a livello mondiale, sono provocate dall’inquinamento di acqua, aria e suolo. Un dato destinato a crescere proporzionalmente alla popolazione mondiale, che dovrebbe raggiungere i 7 miliardi di abitanti entro la fine del 2011. In occasione dell’Earth Day, Frontiere News racconta le tristi vicende di cinque luoghi mozzafiato il cui livello di inquinamento ha sconvolto per sempre l’equilibrio ambientale del nostro pianeta.
1) Lake Karachay
Secondo il Worldwatch Institute on nuclear waste, Karachay è il luogo più inquinato al mondo. Usato dall’Unione Sovietica come discarica nucleare, il suo libello di radiazioni è così alto che una sola ora di esposizione puà risultare letale.
2) La Oroya, Perù
L’azienda Doe Roe Peru è colpevole di aver fatto ammalare 35 mila abitanti di La Oroya, ai piedi delle Ande, attraverso intense attività di estrazione e lavorazione di piombo, zinco, rame e biossido di zolfo. Secondo il Time, il 99% dei figli dei minatori ha anomalie nei livelli sanguigni. Le “missioni” di estrazioni proseguono imperterrite dal 1922.
3) Linfen, Cina
Secondo quanto sostenuto dal Daily Green, se stendiamo i panni nel centro di Linfen li ritroveremo neri prima che si asciughno. E ancora, trascorrere un giorno a Linfen equivale al fumare tre pacchetti sigarette. Tre milioni di persone nella città sono affette da malattie provenienti dall’inquinamento del traffico cittadino e delle emissioni industriali.
4) Delta del Niger, Nigeria
Oltre 6.800 fuoriuscite, circa 300 all’anno, fanno del Delta del Niger l’area del mondo in cui il petrolio ha maggiormente modificato il paesaggio. Dagli anni ’50 dai 9 ai 13 barili di petrolio si sono riversati nella terza palude del mondo, danneggiando irreparabilmente corsi d’acqua, mangrovie e fauna. Metà del petrolio estratto nell’area viene importato dagli Stati Uniti, che in questo modo soddisfa l’8% del suo fabbisogno totale.
5) Bandung, Indonesia
Dopo la città e il lago più inquinati al mondo, per quanto riguarda i fiumi il triste primato spetta al Citarum. Fonte di “vita” per Bandung, nell’isola di Giava, intorno alle sue rive ospita circa 9 milioni di abitanti, che scaricano in acqua senza troppe difficoltà i rifiuti urbani. Ma un ruolo determinante nel deteriorare la qualità dell’acqua del fiume è la presenza massiccia di industrie lungo le coste, che dagli anni ottanta scaricano i liquami tossici direttamente nel fiume senza l’utilizzo di impianti di depurazione.
fonte :http://frontierenews.it
Joshua Evangelista