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giovedì 9 luglio 2009

QUINTA PROPOSTA :UN RACCONTO

CARISSIMI ALUNNI E LETTORI TUTTI, SIETE INVITATI A INVIARE IL VOSTRO RACCONTO :PENSATELO,IDEATELO,PROVATE A SCRIVERLO,RILEGGETELO PER MIGLIORARLO, INFINE SCRIVETELO SU COMMENTI O INVIATELO ALL'INDIRIZZO DI POSTA DEL BLOG.

INTANTO LEGGETE IL RACCONTO DI UNA BAMBINA DI NOVE ANNI.



La matita magica.
Sara Bettoni ,l’autrice l’ha scritto in quarta elementare, a 9 anni "quando tempo e fantasia non ti mancano"

Piove, è domenica, mi annoio. Sola in casa e indecisa tra Tv e letture, finisco davanti alla scrivania. Prendo un grande foglio e – d’impulso – disegno un cavallo, un bellissimo cavallo bianco, con una folta criniera arruffata e una lunga coda. Prima tratteggio la sagoma dell’animale, poi i suoi particolari: profondi e dolci occhi azzurri, una macchiolina nera sul muso, una sella di cuoio in groppa e quattro zoccoli ferrati ai piedi.

Osservo bene il cavallo per vedere se gli manca qualcosa, ma è completo.Decido di chiamarlo Freccia. Appoggio soddisfatta la matita sulla scrivania e, appena essa tocca il piano del tavolo, il foglio si strappa in due e ne esce il cavallo appena disegnato, Freccia... Che si tratti di una matita magica? Rimango qualche minuto a bocca aperta, poi ripresami dallo stupore, mi accorgo che il quadrupede occupa quasi tutto lo spazio della mia cameretta e continua a impennarsi per poi ricadere sul pavimento, facendo vibrare tutta la casa. Penso subito a liberare il locale : lo accarezzo per calmarlo e lo spingo fuori sul terrazzo. In un attimo Freccia è oltre la ringhiera e la lucente sella di cuoio mi aspetta. Salgo a fatica e Freccia, miracolo, azzecca la strada e la meta che avevo in mente. Si dirige infatti nei boschi circostanti, verso la pineta.
Mentre cavalco, l’aria fresca e umida mi sferza la faccia e mi scompiglia i capelli : mi sembra di volare su un’ala bianca trasportata dal vento. Freccia corre velocemente tra gli alberi e salta agilmente ogni ostacolo.

Arrivata alla pineta, smonto dal cavallo e passeggio con lui mentre lo accarezzo. Mi guarda tenero e riconoscente, con i profondi occhi azzurri che gli avevo disegnato.
Penso con tristezza che non potrò tenerlo per sempre, i miei lo scoprirebbero e certo non mi crederebbero se gli dicessi la verità. Rimonto in sella e Freccia torna verso la mia abitazione. Giunti davanti al balcone gli dico di non far rumore e lui, svelto e silenzioso salta nuovamente la ringhiera e si introduce nella stanza.

E’ arrivato il momento di salutarci, sussurro con voce roca.Lui sembra capire e ricambia con un debole nitrito.
Afferro il gommino della matita magica e incomincio a cancellare Freccia, mentre una lacrima mi scorre sul viso. Il mio cavallo sparisce a poco a poco fino a svanire del tutto. Addio, addio, esclamo con un groppo in gola ! E davanti a me non resta che una pagina bianca.

2 commenti:

laura ha detto...

e proprio bella questa storia magari ho una matita magica laura

Marina M. ha detto...

sono sicura che anche tu ne possiedi una , provaci e vedrai!
m.marina