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martedì 26 aprile 2011

Sa Die de sa Sardigna


"Prima di essere italiani siamo sardi. Sa Die de sa Sardigna cade nel bel mezzo dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Questo deve stimolare un momento di riflessione e autocoscienza per la nostra comunità isolana. Non è solo un legame funzionale e momentaneo tra due festività più o meno sentite, perché misurare e capire che cosa significa essere sardi, italiani ed europei oggi, significa esattamente stabilire qual è il nostro ruolo, che peso avranno le nostre classi dirigenti, quale sarà il nostro futuro sociale ed economico in Europa, nel Mediterraneo e nel mondo. Significa definire chi siamo noi sardi, in quale contesto ci muoviamo, dove vogliamo andare". Lo ha detto l’assessore regionale alla Cultura, Sergio Milia, presentando il ricco cartellone di avvenimenti per celebrare la Festa del Popolo Sardo.

"Crediamo di aver compiuto uno sforzo finanziario notevole - ha sottolineato l’assessore Milia - tenendo conto delle ristrettezze economiche del nostro assessorato e della Regione. Tra le pieghe del bilancio e soprattutto sfruttando fondi non spesi che rischiavano di andare perduti, abbiamo investito per la festa del 28 aprile circa 300 mila euro, per una miriade di avvenimenti che coinvolgono Comuni, Province e ovviamente le scuole, per coinvolgere gli studenti. Il 28 aprile, Festa de su populu sardu, come previsto dal calendario scolastico regionale, le scuole resteranno chiuse".

1 commento:

Cinzia ha detto...

... in ritardo, ma AUGURI !!!