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Le aree naturali protette della Sardegna comprendono tre parchi nazionali e diversi parchi regionali, riserve naturali ed oasi minori.
Il territorio rappresenta un'importante risorsa per la Sardegna. Con la legge quadro n. 31 del 7 giugno 1989 sono state definite le finalità e le modalità di istituzione e gestione delle aree naturali da tutelare, individuando 8 parchi regionali, 60 aree protette, 24monumenti naturali e 16 aree di rilevante interesse naturalistico. A queste aree si aggiungono le Oasi del W.W.F, organizzazione da tempo attivamente presente nell'Isola.
In Sardegna sono stati istituiti tre parchi nazionali, inseriti nell'elenco ufficiale del Ministero dell'Ambiente:
- il Parco nazionale Arcipelago di La Maddalena;
- il Parco nazionale dell'Asinara;
- il Parco nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu.
Parchi Regionali
Nel 1989, con la legge regionale numero 31, fu prevista l'istituzione di nove parchi regionali in altrettante aree di grande interesse naturalistico. A distanza di anni la maggior parte di questi parchi non è diventata operativa. Per alcuni vige ancora lo status di parco in via di istituzione (per esempio il Parco Naturale Regionale del Monte Arci) mentre per altri sono in corso provvedimenti istitutivi alternativi che ne modificano l'estensione, le finalità e la forma di gestione (per esempio il Parco del Sulcis vedrà dimezzata la sua estensione e assumerà la denominazione di Parco regionale di Gutturu Mannu[7]). A questi parchi si è aggiunta un'istituzione più vasta, denominata Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, con il compito di gestire i beni immobili dismessi e tutelare la memoria del passato minerario della Sardegna[8].
Dopo il 1989 sono stati inoltre istituiti due parchi regionali, non compresi nel disegno originario, ed attualmente registrati nell'elenco ufficiale del Ministero dell'Ambiente:
I parchi individuati ai sensi dalla Legge Regionale numero 31 del 1989, ma non ancora istituiti, sono i seguenti:
- Parco del Limbara
- Parco del Marghine - Goceano
- Parco del Sinis - Montiferru
- Parco del Monte Arci
- Parco della Giara di Gesturi
- Parco del Monte Linas - Marganai
- Parco dei Sette Fratelli - Monte Genis
- Parco del Sulcis
Aree e riserve naturali marine
In Sardegna sono istituite sei aree naturali marine registrate nell'elenco ufficiale del Ministero dell'Ambiente[2]:
- Area naturale marina protetta Capo Caccia - Isola Piana
- Area naturale marina protetta Capo Carbonara
- Area naturale marina protetta Isola dell'Asinara
- Area naturale marina protetta Penisola del Sinis - Isola Mal di Ventre
- Area naturale marina protetta Tavolara - Punta Coda Cavallo
All'elenco si aggiunge inoltre il Santuario per i mammiferi marini, che si estende in una porzione del Mediterraneo che coinvolge tre regioni italiane (Liguria, Toscana e Sardegna), laFrancia e il Principato di Monaco.
Zone umide secondo la Convenzione di Ramsar
La Sardegna è caratterizzata da un rilevante numero di zone umide rappresentate da lagune e stagni costieri, di grande o piccola estensione. L'importanza naturalistica di questiecosistemi si deve alla presenza di specie vegetali rare o endemiche e, soprattutto, alla presenza di numerose specie di uccelli, sia stanziali sia migratori. Alcune di queste aree sono inserite nella lista ufficiale della Convenzione di Ramsar:
- Peschiera di Corru S'Ittiri - Stagno di San Giovanni e Marceddì
- Stagno di Cabras
- Stagno di Mistras
- Stagno di Pauli Maiori
- Stagno di S'Ena Arrubia
- Stagno di Cagliari
La lista delle zone umide di importanza internazionale presenti in Sardegna è completata dallo Stagno di Sale 'e Porcus e dallo Stagno di Molentargius, quest'ultimo compreso nell'omonimo parco naturale regionale.
Monumenti naturali
Numerose sono le formazioni classificate come monumenti naturali per la specificità sotto l'aspetto geologico o botanico e paesaggistico. I siti inseriti nell'elenco ufficiale del Ministero dell'Ambiente sono i seguenti:
- Monumento naturale crateri vulcanici del Meilogu - Monte Annaru
- Monumento naturale Domo Andesitico di Acquafredda
- Monumento naturale Le Colonne
- Monumento naturale Perda 'e Liana
- Monumento naturale Perda Longa di Baunei
- Monumento naturale Punta Goloritze
- Monumento naturale Scala di San Giorgio di Osini
- Monumento naturale Su Sterru (Il Golgo)
- Monumento naturale Su Suercone
- Monumento naturale Texile di Aritzo
Fra i siti considerati monumenti naturali si citano inoltre i seguenti:
- Arco dell'Angelo
- Basalti colonnari di Guspini
- Canal Grande di Nebida
- Orso di Palau
- Colata basaltica su graniti di Gollei
- Grotte litoranee di Baunei e Dorgali
- Monte Pulchiana di Aggius
- Olivastri di Santa Maria Navarrese
- Pan di Zucchero e Faraglioni di Masua
- S'Archittu di Santa Caterina
- Tassi di Sos Niberos
- Tronchi fossili di Zuri - Soddì
- Valle scistosa del Rio Pardu
- Vette dei Sette Fratelli
Riserve naturali
- Capo Testa
- Monte Russu
- Berchida e Bidderosa
- Lago di Monte Pranu
- Isola Rossa di Trinità d'Agultu e Vignola
- Capo Figari e Figarolo
- Capo Falcone
- Piana dei Grandi Sassi
- Monte Pinu di Telti
- Stagno di Pilo
- Stagno di Platamona
- Ginepreto di Platamona
- Punta s'Untulzu
- Stagno di San Teodoro e Stagni di Budoni
- Monte Nieddu
- Porto Palmas e Punta Lu Caparoni
- Lago di Baratz
- Tepilora
- Stagni di Posada
- Stagno di Calich
- Monte Albo
- Monte Senes
- Capo Marrargiu
- Valle del Temo
- Monte Ortobene
- Palude di Osalla
- Corona Niedda - Capo Nieddu'e Foghe
- Isola di Mal di Ventre e Scoglio del Catalano
- Stagno di Orrì
- Monte Ferru di Tertenia
- Monte Arcuentu e Rio Piscinas
- Lago Mulargia
- Serra e'Mari
- Stagno di Murtas e S'Acqua Durci
- Capo Pecora
- Sa Praia e vecchie Foci del Flumendosa
- Spiaggia e Stagni di Colostrai
- Costa di Nebida
- Isola di San Pietro, Piana, dei Ratti, del Corno
- Punta dell'Aligia
- Barbusi
- Capo Sant'Elia
- Lago di Monte Pranu
- Stagno di Nòtteri
- Isola di Serpentara e dei Cavoli
- Porto Pino
- Isola del Toro e della Vacca
- Isola Rossa e Capo Teulada
- Capo Spartivento e Stagno di Chia
- Foresta demaniale di Montes
Aree di rilevante interesse naturalistico
- Monte Moro di Olbia
- Fiordo di Cugnana
- Monte Minerva di Villanova Monteleone
- Foresta Burgos
- Mularza Noa di Bolotana
- Foresta di Badde 'e Salighe
- Sant'Antonio di Macomer
- Foresta de Ispuligi de Nie
- Spiaggia di Is Aruttas
- S'Istampu e'Turrunu
- Dune di Torre dei Corsari
- Sa Spendula di Villacidro
- Foresta di Tuviois di Sinnai
- Grotte di San Giovanni
- Grotta di Santa Barbara
- Bidda Mores
Oasi LIPU e WWF
- Oasi di Carloforte, gestita dalla LIPU
- Oasi del Monte Orriolu
- Riserva di Monte Arcosu, gestita dal WWF
- Oasi dell'Isola di Razzoli
- Oasi delle Steppe Sarde, gestita dal WWF
3 commenti:
Un post davvero esaustivo!
Oggetto di ricerca per alunni...lungooo eh?a presto
Scusa ma...tralasciare i culurgionis e il porchetto arrosto nella descrizione della cucina sarda nel tuo sito...non è ammissibile.
Grazie per il commento nel nostro blog , buona serata!
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